Debla, in dialetto calé, significa "dea". Così, i gitani, battezzando questa antica forma di cante come debla, volevano proclamarla la dea degli stili di flamenco.
È imparentato con il martinete e la carcelera e, come questi cantes, è un ramo dello stesso tronco. Così la debla, sebbene molto simile al martinete, è nella sua struttura più ampia, più sovraccarica di melismi, più desolata e più sofferente.