Il termine “cante de siega” deriva da “falciare”.

Intere famiglie si spostano da una regione all'altra in cerca di sostentamento. Nel tempo della convivenza al ritmo della fatica così come nei pochi momenti di svago, nasce la cante de la siega.

Canto libero senza accompagnamento strumentale. Il mietitore segue il ritmo della falce durante la mietitura.

Squadre di uomini, donne e bambini riempiono e animano i campi spagnoli al momento della mietitura del grano con canti di vendemmia, fatti di melodie spontanee a compás libero.

Le melodie sono modali e molto melismatiche. L’ambito è di 7° (La2-Sol3).

La sezione ritmica, in 4/4, ricorda le compás dei tanghi, con cadenza andalusa nella parte libera e armonia tonale nella sezione ritmica.