La creatrice, ballerina e coreografa internazionale Olga Pericet condivide la sua vibrante arte con il pubblico dei principali festival e teatri del mondo.

Attinge alla tradizione e si getta nell'abisso del mai visto prima con spettacoli in cui balla un flamenco degli opposti: oscuro e luminoso, femminile e maschile, inquietante e bello.

Nel 2018 ha ricevuto il Premio Nazionale di Danza nella categoria Interpretazione per “la sua capacità di coniugare le diverse discipline della danza spagnola, attualizzandole in un linguaggio interpretativo di propria impronta” e per “la sua versatilità scenica e la sua preziosa capacità di trasmissione”.

La sua carriera inizia nella sua nativa Cordoba. Si è diplomata al Conservatorio Professionale Luis del Río. Ha studiato presso la scuola approvata Maica Moyano e si è formata in flamenco, folklore, scuola di bowling e musica classica con insegnanti del calibro di Matilde Coral, Manolo Marín, Concha Calero, Cristóbal Reyes, Juanjo Linares, Pedro Azorín, Eloy Pericet, Julio Príncipe o José Fienile, tra gli altri. È stata solista e artista ospite in compagnie come Rafaela Carrasco, Nuevo Ballet Español, Arrieritos, Miguel Ángel Berna, Teresa Nieto, Belén Maya e il Ballet Nacional de España. Condivide il palco con Ana Laguna, Nacho Duato ed Enrique Morente.

I premi

Grande innovatrice del flamenco, numerosi premi riconoscono la sua maestria tecnica, l'armonia e la preziosità del suo lavoro. Tra i più recenti, il MAX Award for Best Dance Performer per Un Cuerpo Infinito (2020), il National Dance Award 2018, lo Extraordinary Theatre Award ACE Awards 2016 (Association of Entertainment Chroniclers of New York); il Premio MAX de las Artes Escénicas come miglior ballerina principale per Pisadas (2015) o il premio El Ojo Crítico (2014) della RNE "per la sua versatilità come interprete, la sua creatività e il suo coraggio nell'assumersi rischi artistici". Se ne aggiungono altri, come il Premio Flamenco Hoy come miglior ballerina, assegnato dalla critica specializzata spagnola (2012); il premio come miglior artista esordiente al Festival di Jerez (2011); Premio Max per la migliore coreografia per De Cabeza (2009), Premio Nacional de Flamenco Pilar López (2007), Villa de Madrid per il miglior interprete di danza (2006) e Primo premio per coreografia e musica al Concorso spagnolo di danza e flamenco di Madrid (2004).

I lavori

Il suo lavoro più recente è La Leona, un brano in cui viaggia alle origini del flamenco attraverso il simbolismo della “leona”, la famosa chitarra di Antonio de Torres che potrebbe essere considerata il primo prototipo della chitarra spagnola e del flamenco.

Altri suoi spettacoli sono Un cuerpo infinito  (2019), La espina que quiso ser flor o la flor que soñó con ser bailaora (2017), che le è valso il Premio della Critica Specializzata e la cattedra di flamenco al festival di Jerez; FLAMENCO (Untitled), presentato in anteprima al Repertorio Español di New York nel 2015; Pisadas, fin y principio de mujer (2014), per il quale è stata nominata per il Max Award come migliore interprete di danza femminile; De una pieza, presentato nel 2012; e Rosa Metal Ceniza  (2011), il suo primo lavoro da solista.

Collaborazioni e co-direzioni

A volte i suoi spettacoli sono il risultato di un processo di creazione personale, altre volte unisce il suo talento a quello di altri artisti, con i quali si sente a suo agio dentro e fuori dal palco. È stata richiesta dal Ballet Nacional de España nel 2017 come coreografa ospite per lo spettacolo Electra, coreografato e diretto da Antonio Ruz. Nel 2022 è nominata per il Max Award per la migliore direzione coreografica per l'opera Rebelión, della Compañía Marea Danza. Come artista ospite ha partecipato ad Alma y Cuerpo. La habitación luminosa, insieme a Silvana Abascal, Irene Escolar, Paloma Díaz e Diego Garrido; Paso a dos, insieme a Marco Flores; Las cinco estaciones, insieme a Marco Flores, Laura Rozalén, Mercedes Ruiz e Blanca del Rey; 13 rosas, con la Compañía Arrieritos; e De Cabeza e Tacita a Tacita, con Teresa Nieto Compañía. È stata coreografa e artista ospite con Rocío Molina nello spettacolo Ángeles Caídos del Ballet Nacional de España. Ha partecipato anche ad Ataque Dona, con Claudia Faci e Daniel Doña; Encuentros, con la compañía residente de Zaragoza di Miguel Ángel Berna; Cartas de amor y desamor, con la cantante Edith Salazar e la partecipazione di Lucía Bosé, Terele Pávez, Loles León, Antonia San Juan, Mariola Fuentes e María Estevez e il testo di Espido Freide; e Romeo y Julieta con il New Spanish Ballet di Ángel Rojas e Carlos Rodríguez, insieme a Chevi Muraday. Ha inoltre co-diretto con Manuel Liñán Cámara negra (2004), En sus 13 (2008) e Enclave (2007).

Nel 2006, insieme a Daniel Doña e Marco Flores, fonda la compagnia Chanta la Mui con la quale produce i brani Chanta la Mui (2006), Chanta la Mui II Complot (2008) e Chanta la Mui III Recital (2010).
Nel 2010 ha eseguito Bailes alegres para personas tristes,, duo coreografico con Belén Maya sotto la direzione di Juan Carlos Lerida.

In Spagna e nel mondo

Ha lasciato il segno in numerosi teatri e gala in tutto il mondo: New York (City Center), Lyon (Maison de la Danse), Londres (Sadler´s Wells); Sidney (Opera House), Hong Kong (Hkapa Lyric Theatre), Miami (Arsht Center); Ámsterdam (Bienale Nederland, International Theatre Amsterdam), Washington (GW Lisner Auditorium) París (Théâtre National de Chaillot), Boston (Emerson Cutler Majestic Theater) y Tel Aviv (Festival Días de Flamenco, Instituto Cervantes), tra gli altri.
In Spagna: Barcelona (Mercats de les Flors), Valencia (Dansa València), Madrid (Teatros del Canal, Teatro Español, Festival Madrid en Danza, Gala 20 Aniversario de la Unión de Actores en el Teatro de La Abadía), Jerez (Festival de Jerez), Sevilla (Bienal de Flamenco), Granada (Festival de Música y Danza), Córdoba (Festival Flamenco viene del Sur) y Zaragoza (Gala Española de la Danza), solo per citarne alcuni.

Fonte: http://olgapericet.es/bio/