“Delle miniere di La Unión…, ho sentito dire un minatore, delle miniere di La Unión, che tristezza tra il carbone, la vita del trivellatore, senza speranza né amore”.

Quella realtà palpabile che esprime il distico della "taranta de La Unión" è sempre stata tristemente evidente per chi ha vissuto ogni giorno la rischiosa avventura di estrarre il minerale dalle viscere della terra.

Si parla poco delle fatiche dei minatori, soprattutto di quelli che non hanno parenti stretti o parenti che possano aiutarli nei momenti difficili della loro angoscia e dolore. Per trovare l'origine della taranta bisogna cercarla in Andalusia e Levante. Sebbene la taranta fosse cantata molto tempo prima, non divenne popolare fino alla fine del 19° secolo, e i suoi principali interpreti erano "El Cojo de Málaga", "Niño Escacena", Manuel Centeno, Chacón e Cayetano Muriel.

Cante tipico della popolazione e della regione che rappresenta. La letra successiva riflette la negazione di tutto ciò che di positivo e di bello nella vita, con essa il minatore esprime la sua più profonda disperazione.