La siguiriyas era una canta libera che veniva separata dalla toná, madre di numerose cante, per prendere il ritmo musicale della seguidilla castigliana rendendolo più lento, tipico degli slanci lirici del cante gitano.
. Apparve con il proprio nome nel 18° secolo e comprendeva un gran numero di canzoni, finora prive di ritmo, sotto il titolo generico di siguiriyas, proclamandosi uno dei ritmi fondamentali del flamenco.
I suoi testi esprimono delusioni amorose, morti, disperazione per la vita o sfortuna. Il tutto sotto la più pura confessione gitana.
L'arte del flamenco ha eccellenti maestri del canto per tutto il XIX secolo, ma è stato Silverio Franconetti a stabilire lo standard da seguire nell'ultimo terzo del secolo per la sua diversità creativa di nuovi stili e il suo eccellente modo di interpretarli. Tanto da dare un nuovo e lungo impulso alla siguiriyas.