Pastora Pavón Cruz, cantante gitana, nessuno è stato o sarà conosciuto meglio di lei, è stata la migliore cantante di tutti i tempi, è sempre stata conosciuta con il nome d'arte di Niña de los Peines, nacque a Siviglia il il 10 febbraio 1890 e morì a Siviglia nel 1969.
Nel 1931 sposò Pepe Pinto a Siviglia nel quartiere Macarena, iniziò all'età di otto anni nei caffè canori madrileni, creatrice di canzoni i Bamberas e i Lorqueñas nacquero e se ne andò con lei, prese il randello del folklore asturiano trasformandolo in una canzone festosa di Tangos. Niña de los Peines è il soprannome che le hanno dato quando era piccolissima, perché cantava por tangos, “non pettinarti i capelli con i miei pettini, i miei pettini sono di zucchero, perché chi si pettina con i miei pettini anche alle divinità fa schifo”.
Niña de los Peines, è il nome per la storia del cante grande, gitana dalla testa ai piedi, apparteneva a una dinastia molto importante, in particolare i suoi fratelli Arturo e Tomás erano cantanti straordinari che insegnarono a sua sorella tutti i cantes jondos, rimase come depositaria e maestra di tutti i canti, artista enciclopedica, possiede la discografia più vasta che esista nella storia del canto gitano andaluso e del flamenco, è stata sempre accompagnata dai più grandi chitarristi, riempiendo tutti i teatri e rivoluzionando il mondo del cante flamenco.
Era unica nel cantare puramente gitano così come lo è stata la casa de los Pavones. Pastora Pavón Cruz, si distinse in tutti gli stili che esistono, in particolare nei Tangos e nelle Peteneras, conferendole uno stile creativo unico e insuperato da qualsiasi cantante, una scuola che nessuno è stato in grado di copiare.
La Niña de los Peines, con il suo monumento a Siviglia, sua città natale, è una delle più grandi della storia del cante, una imperatrice che abbiamo avuto che non si può dimenticare, ha creato una scuola molto difficile da copiare, una studiosa di tutti i canti. La Niña de los Peines negli ultimi tre anni della sua vita si perse nell'ombra della pazzia, Pepe Pinto suo marito è stato sempre al suo fianco con devozione, Siviglia nella sua Alameda del Hércules la onora con un grande monumento.