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In questo elenco si includono cantaoras/cantaores, guitarristas, bailaoras/bailaores che sono entrati nella storia del flamenco

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Chano Lobato

Chano Lobato, nome d’arte di Juan Miguel Ramírez Sarabia nato a Cadice nel dicembre 1927 e morto a Siviglia il 5 aprile 2009 è stato un cantante di flamenco spagnolo.

Figlio e unico maschio, poiché aveva quattro sorelle, di Carmen Sarabia Guillén La Lobata e del cantaor di San Fernando Sebastián Ramírez Lobato. I suoi inizi artistici, che ha saputo coniugare con il suo lavoro da giovane al molo di Cadice, sono avvenuti in occasione di feste organizzate da dilettanti nella sua città natale. Da questi incontri, generalmente nella Venta La Palma, alternandosi ad altri artisti locali, si trasferì a Madrid, per partecipare a quelli che si tenevano tutte le sere, nel colmao di Madrid Villa Rosa, dove divenne più noto.

Si dedicò al canto per la danza, dopo essersi unito al balletto di Alejandro Vega, con il quale trascorse diversi anni, e dopo aver sposato la ballerina Rosario Peña La Chana, finì nel 1952 al tablao Pasaje del Duque, a Siviglia, facendo parte del suo flamenco la pittura. Un anno dopo, ha vinto un premio per cantes por alegrías a Cadice; Ha cantato di nuovo nei tablao nella capitale della Spagna e la bailaora Manuela Vargas lo ha assunto per cantare per lei in un tour in Europa.

In seguito, il Antonio “el Bailarin” lo ha incluso nella sua compagnia, con la quale ha girato più volte il mondo per sedici anni. Nel 1974 ha vinto il premio Enrique el Mellizo al Concorso Nazionale di Arte Flamenco a Córdoba e in seguito ha alternato il canto per la danza della Matilde Coral sivigliana con esibizioni da solista, recitando in peñas e festival. Incide alcuni dischi.

Nel 2003, la Cattedra di Flamencologia di Jerez de la Frontera gli ha conferito all'unanimità il Premio Nacional de Honor a la Maestría.

Nel 2005 ha realizzato un programma di storie di flamenco alla radio sivigliana, insieme alla ballerina Matilde Coral. Programma che portano anche su alcuni palcoscenici, alternando aneddoti, a canti e balli improvvisati, come al Festival de Jerez, dove ricevono una menzione speciale al Premio della Critica, dalla Rivista di Flamencologia.

Chano Lobato si è distinto principalmente in soleás, bulerías e alegrías, anche nei tangos, sebbene il suo canto spaziasse da siguiriya a malagueña, da cantiñas a soleares, da tonás e martinetes a farruca e garrotín o cantes de ida y vuelta.

Una statua lo ricorda davanti al Centro Municipal de Arte Flamenco La Merced a Cadice.

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