Antonio Chacón nacque a Jerez de la Frontera negli anni '60 dell'Ottocento e morì a Madrid nel 1929.
Si formò alla scuola dei grandi maestri Enrique "El Mellizo" e Manuel Molina, ma fu Silverio Franconetti ad averlo maggiormente influenzato e da cui ha ereditato la sua vasta conoscenza del cante.
Chacón coltivò le canzoni di Levante con gusto e maestria speciali, imprimendovi l'impronta inconfondibile della sua personalità, e con grande intuizione musicale e ispirazione insolita creò nuove specie di flamenco, come la Murciana, la malagueña, i caracoles e altri stili che, per le loro melodie fiorite e ricche lo posero ai vertici del cante.
Dobbiamo riconoscere e ammirare come un evento insolito nella storia del flamenco il suo grande sforzo per farlo uscire dai café chantant, per elevarlo alla categoria dell'opera flamenca, facendolo conoscere sui palchi di molti teatri spagnoli.
L'innata musicalità di Antonio Chacón, accresciuta dalla sua vasta conoscenza del canto, a cui accede senza apparente sforzo grazie alla grande flessibilità della sua voce, gli consente non solo di intraprendere l'arduo compito di rimodellare quegli stili che apprende dai suoi maestri con eccezionale applicazione, ma, lavorando sulla sua eccellente gamma, realizza proprie creazioni di incalcolabile valore artistico-musicale.