Dalla fusione di due stili, “villancico”, dal latino villanus, “abitante di zona rurale”, cioè i distici cantati dai contadini, e “bulería”, di burlería, ridicolo, grida e jaleo che animano il cante così chiamato.

Nella sua accezione moderna, il canto natalizio è un canto di tipo pastorale che i cittadini cantano con l'accompagnamento di zampogne, tamburelli e chitarre. È, senza dubbio, la manifestazione di gioia più ricca ed espressiva per celebrare il Natale con musica e poesia.

Il canto natalizio andaluso, diverso da quello di altre regioni per la sua forma espressiva, viene cantato e ballato al ritmo della bulería, da Jerez e Siviglia fino ad Andújar e Linares, perché le voci di flamenco de “La Pompi”, El Gloria de Jerez, Pastora Pavón, Manuel Torre, Juanito Mojama, Manuel Vallejo, Tomás Pavón e Bernardo "el de los Lobitos" hanno dato loro la loro arte.