Emerse nell'omonima zona olivicola, le “verdiales cartameños” costituiscono la formula più antica e tradizionale del fandango di Malaga.
Le ragioni o i temi a cui si ispira questo canto sono molto diversi: l'amore, i punti geografici di carattere locale e le cose della campagna.
Il suo accompagnamento ha poca relazione con quello delle altre canzoni di flamenco, poiché è composto da uno o più violini che portano il peso della melodia, oltre a tamburelli, tamburelli, mortai, chitarre e bacchette. È una forma essenzialmente felice di flamenco, poiché è emersa spontaneamente nelle celebrazioni e nei festeggiamenti delle montagne di Malaga.
Per quanto riguarda i loro esecutori, difficilmente si può parlare di individui eccezionali (se si eccettuano i già leggendari Junquito de Comares, poiché, per i motivi citati, i verdiales sono solitamente eseguiti dai "pandas" o gruppi strumentali stessi.
Verdial deriva dalla parola spagnola verdal e dalla parola latina viridis-e, che significa "verde". È un tipico fandango di un paese contadino e agricolo. Per le sue radici folcloristiche, vengono spesso incorporati gli strumenti tipici della rondalla, sia percussioni che corde strofinate o percussioni fatte in casa.
Quinto ottosillabico. Festoso e ballabile, il Verdial di Cartameño ispira la creazione di testi edificanti, alludendo alla propria atmosfera e soprattutto ai tanto attesi momenti di riposo dei mietitori.